In attesa di pubblicare il nostro
primo video tutorial vorrei iniziare sfatando il luogo comune più diffuso in Italia. Il grande pubblico è a malapena consapevole che la tecnica aerografa nel campo del makeup esiste, ma se ne ha sentito parlare la immagina esclusiva di rari e mistici MUA (Make Up Artists) che si muovono con tonnellate di sofisticatissimi equipaggiamenti. La verità è che
chiunque può imparare ad usare un aerografo, e che gli strumenti sono molto meno ingombranti e costosi di quello che si pensa.
Negli USA, compagnie in continua crescita come Dinair producono ormai da anni kit con tutto il necessario per iniziare ad usare questa tecnica, a partire da prezzi come 169 Dollari. Su ebay si possono poi reperire minikit di sottomarca per poco più di 50 euro, che non offrono le stesse caratteristiche e durabilità delle grandi marche ma che possono essere utili per iniziare a farsi un'idea prima di un investimento più importante. I compressori destinati ai consumatori sono poco più grandi di due pacchetti di sigarette, e decisamente poco rumorosi, anche grazie al fatto che la potenza necessaria per la nebulizzazione del trucco non supera nella maggior parte i 10 o 15 PSI ( l'unità di misura che indica la pressione su pollice quadrato).
Per quanto riguarda la manualità, questa va senz'altro acquisita ed esercitata, ma la curva di apprendimento non è più lenta di quella necessaria per il trucco tradizionale. Al contrario, dal momento che il trucco aerografo si sfuma da solo, il procedimento può essere decisamente più veloce. In altre parole, se vi sapete truccare bene con le polveri e i pennelli, passare ad un aerografo non sarà particolarmente problematico. Se invece non siete terribilmente abili nel trucco di base, l'aerografo potrebbe risultare addirittura più semplice.
Il vero problema che abbiamo in Italia è la reperibilità del trucco e degli accessori. A causa di una legge ridicola che permette l'importazione di soli 2 prodotti cosmetici alla volta per uso personale, importare i kit dagli USA, dove costerebbero senz'altro di meno, è lentissimo, difficile e dispendioso. I pacchi verranno fermati dalle varie USMAF (Ufficio Sicurezza Sanitaria Aerea), trattenuti per settimane e potranno essere riscattati solo dopo avere spedito pagine di documenti e pagato salatissimi dazi. Per questo motivo molti produttori come la sopracitata Dinair si rifiutano di spedire in Italia, ma fortunatamente possiamo comprare i Kit ed il makeup da altri paesi europei meno ridicoli del nostro.
Rimando maggiori chiarificazioni al nostro
primo videoclip di introduzione sulla tecnica, che pubblicheremo a breve. Nel frattempo
vi invito a dare un'occhiata alla pagina LINKS , dove troverete i siti ufficiali dei maggiori produttori, e quelli dei negozi in Europa dai quali rifornirsi.
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