L'aerografo è da sempre uno strumento essenziale nel campo degli effetti speciali, come dimostrato in ogni episodio del bellissimo programma FaceOff. Parleremo sempre più spesso di effetti speciali su queste pagine, e quale modo migliore di iniziare a trattare l'argomento che intervistare uno dei nostri concorrenti preferiti di tutte le edizioni di FaceOff: "RJ" Haddy! Come sempre potete cliccare sulle foto per vederle a schermo pieno.
Robert "RJ" Haddy |
Robert"RJ" Haddy è uno straordinario creatore di effetti speciali con un curriculum prestigioso e una lunga esperienza nell'insegnamento. Nato a Charleston, nel West Virgina, è divenuto famoso grazie alla sua doppia partecipazione a Face Off, il popolare reality trasmesso in Italia da Sky che ha avuto un ruolo fondamentale nel rendere accessibile al grande pubblico il mondo degli effetti speciali.
RJ è stato uno dei tre finalisti della seconda stagione, ed è tornato a partecipare al reality nella sua quinta edizione, che vedeva un gruppo di veterani degli anni precedenti contrapposti ad uno di nuovi concorrenti. Il suo personaggio del Facchino, ispirato all'immaginario di Tim Burton, è rimasto uno dei look più memorabili mai apparsi nello show televisivo, e nella mia opinione riassume perfettamente il tratto distintivo più memorabile del lavoro di RJ, con la sua mistura di design geniale, perfetta esecuzione, attenzione al dettaglio e genialità negli accessori, uniti ad un irresistibile senso dell'umorismo. Da quando ha partecipato al programma RJ è stato impegnatissimo, ha tenuto seminari che hanno raccolto sperticati elogi dagli studenti, ed è stato un ospite di rilievo di alcuni degli eventi legati al Maekup più importanti degli Stati Uniti. RJ ha il suo sito di distribuzione di prodotti, www.radfxco.com, e ha raggiunto quello che per un fan dell'aerografo è uno degli obiettivi più ambiti: ha disegnato un aerografo proprietario chiamato "The Shadow" con la celebre marca americana Paasche. Siamo davvero felici di avere avuto la possibilità di fare qualche domanda a RJ sulla sua vita e sulla sua arte.
RJ è stato uno dei tre finalisti della seconda stagione, ed è tornato a partecipare al reality nella sua quinta edizione, che vedeva un gruppo di veterani degli anni precedenti contrapposti ad uno di nuovi concorrenti. Il suo personaggio del Facchino, ispirato all'immaginario di Tim Burton, è rimasto uno dei look più memorabili mai apparsi nello show televisivo, e nella mia opinione riassume perfettamente il tratto distintivo più memorabile del lavoro di RJ, con la sua mistura di design geniale, perfetta esecuzione, attenzione al dettaglio e genialità negli accessori, uniti ad un irresistibile senso dell'umorismo. Da quando ha partecipato al programma RJ è stato impegnatissimo, ha tenuto seminari che hanno raccolto sperticati elogi dagli studenti, ed è stato un ospite di rilievo di alcuni degli eventi legati al Maekup più importanti degli Stati Uniti. RJ ha il suo sito di distribuzione di prodotti, www.radfxco.com, e ha raggiunto quello che per un fan dell'aerografo è uno degli obiettivi più ambiti: ha disegnato un aerografo proprietario chiamato "The Shadow" con la celebre marca americana Paasche. Siamo davvero felici di avere avuto la possibilità di fare qualche domanda a RJ sulla sua vita e sulla sua arte.
-Cosa ti ha fatto decidere di diventare un makeup artist?
Ho iniziato a creare pupazzi quando ero molto piccolo, e la cosa ha progredito (o trasgredito, se preferisci, lol) nella creazione di effetti speciali perchè le tecniche ed i materiali per creare pupazzi ad un certo livello divengono quasi identiche. In realtà sono proprio gli artisti di effetti speciali che creano i mostri animatronic che si vedono nei film.
Ho iniziato a creare pupazzi quando ero molto piccolo, e la cosa ha progredito (o trasgredito, se preferisci, lol) nella creazione di effetti speciali perchè le tecniche ed i materiali per creare pupazzi ad un certo livello divengono quasi identiche. In realtà sono proprio gli artisti di effetti speciali che creano i mostri animatronic che si vedono nei film.
L'indimenticabile "Facchino" di RJ per Face Off |
-Durante il corso di FaceOff hai spesso parlato del bel rapporto che hai con i tuoi genitori. Ti hanno sostenuto da subito nella tua passione per gli effetti speciali?
Non proprio da subito. Penso che mia madre vorrebbe ancora che io diventassi un dentista o un dottore prima o poi, ma una volta che hanno visto che ero bravino e che riuscivo a creare cose con le mie mani, i miei mi hanno appoggiato moltissimo.
-Sei un diplomato del famoso Joe Blasco Makeup Artist Training Center a Hollywood. Quanto è stato difficile l'inserimento nel modo professionale dopo la scuola?
A dire la verità la cosa più utile dell'avere frequentato la Joe Blasco è stata proprio la preparazione su come trovare lavoro: sono state davvero le nozioni più preziose che ho appreso dai corsi... Ero già un makeup artist piuttosto capace quando ho iniziato la scuola, ma non avevo idea di come funzionasse il mondo del cinema o di come noi makeup artist avremmo dovuto cercare lavoro in questo settore. Per questa ragione frequentare la scuola mi ha fatto davvero benissimo. Queste cose strettamente legate al business si possono imparare buttandosi allo sbaraglio e facendo un mucchio di errori, oppure grazie all'insegnamento di qualcuno un po' più vecchio e saggio, e per me è stato un grandissimo aiuto.
RJ nel suo popolarissimo "Pinguino" |
A dire la verità si, ho appena finito un ruolo cammeo in un ottimo triller della First In Productions chiamato "Old Baby", e al momento sto producendo un film io stesso chiamato "The Family Business: Blood is Thicker" per la mia compagnia di produzione, la Rad F/X Pictures. Io avrò un ruolo nel film che ricorderà un poco quelli di Eddie Murphy o Mike Meyers, sarò truccato come diversi personaggi e intepreterò 3 o 4 ruoli nel film. La differenza tra quegli attori e me è che sarò io stesso a disegnare e ad applicare il mio makeup, oltre a recitare. Sarà un film mozzafiato e mi piacerebbe molto invitare i lettori a visitare la pagina di Facebook che gli abbiamo dedicato, dove troverete foto dei backstage e contenuti esclusivi che non pubblicherò da nessuna altra parte. Quello che facciamo è completo solo a metà quando lo passiamo all'attore, L'attore deve creare il personaggio basandosi sul copione e sulla trasformazione fisica alla quale lo hai sottoposto. Spesso gli attori non hanno il quadro completo fino a che non si vedono con il trucco applicato: ora immagina un truccatore che è anche un attore, che studia e crea il suo makeup per settimane prima che avvenga la prima prova. Questa persona sarà fantastica in quel ruolo proprio grazie a tutta la preparazione e al tempo che avrà avuto per pensare allo stile che il makeup avrà, e credo che questa sia davvero la forma più pura per entrambe le arti. Io venero gli attori che truccano se stessi, come Lon Chaney ad esempio, o Tom Savini. Gli attori che sanno intrinsecamente COME viene creato il makeup e quanto possono forzare i limiti hanno spesso molta esperienza nell'indossare effetti speciali.. Un truccatore che recita conosce tutti e due i lati della medaglia, e può studiare un personaggio anche prima di essersi mai visto con il trucco. Una volta poi che il trucco viene applicato... ti resta solo da sederti e goderti lo spettacolo!
-Ora vorrei parlare del nostro argomento preferito, che naturalmente è l'aerografo. FaceOff ha reso un incredibile servizio a questa tecnica semplicemente mostrando quanto sia effettivamente usata nel mondo del makeup. Molti dei nostri lettori, specialmente qui in Europa, non avevano idea della diffusione dell'aerografo fino a che non hanno visto il programma. Quando hai imparato ad aerografare?
Ho usato l'aerografo per la prima volta quando avevo 13 anni. Era un Paasche VL. Ne rimasi subito entusiasta, ma dopotutto non ero che uno sciocco ragazzino... non ho capito quanto fosse importante mantenere la pulizia dello strumento fino ha che non ho frequentato la Joe Blasco. Pulire l'aerografo è un aspetto VITALE del suo mantenimento. Non domani, o il giorno dopo, o la prossima volta che lo usate, ma IMMEDIATAMENTE dopo averlo usato e prima di riporlo. Fidatevi di me. E' davvero una componente fondamentale nella velocità dell'intero procedimento [del trucco, n.d.t.].
Ho usato l'aerografo per la prima volta quando avevo 13 anni. Era un Paasche VL. Ne rimasi subito entusiasta, ma dopotutto non ero che uno sciocco ragazzino... non ho capito quanto fosse importante mantenere la pulizia dello strumento fino ha che non ho frequentato la Joe Blasco. Pulire l'aerografo è un aspetto VITALE del suo mantenimento. Non domani, o il giorno dopo, o la prossima volta che lo usate, ma IMMEDIATAMENTE dopo averlo usato e prima di riporlo. Fidatevi di me. E' davvero una componente fondamentale nella velocità dell'intero procedimento [del trucco, n.d.t.].
Jordan Nickles da 18 a 88 anni |
-Qual è l'aspetto dell'aerografia che ti piace di più, e quale è secondo te il più diffuso fraintendimento tra i truccatori riguardo a questa tecnica?
Beh, è una domanda difficile... ma penso di potere riassumere la risposta così: un aerografo può far sembrare persino una scimmia una brava pittrice. Di recente ho creato un makeup stile "bambola screpolata" per un cliente. Il primo giorno ho deciso che avrei dipinto le screpolature a mano. Il secondo giorno invece ho usato l'aerografo, e la differenza era incredibile. Non pensavo che avrebbe fatto una tale differenza, ma il look risultava più completo e uniforme. Personalmente poi apprezzo la possibilità di dipingere in strati sottili e traslucidi. Si possono stratificare le velature di colore l'una sull'altra, fino a che non si sia ricreata l'illusione della semi trasparenza della pelle vera. Questo è molto importante. La pittura deve essere stratificata. Non si può dipingere un personaggio con l'effetto finale di una bambola di porcellana (a meno che non si tratti proprio di una bambola di porcellana, haha). Una tonalità realistica per la pelle si può ottenere solo stratificando molte sottili velature secondo schemi organici. Ve Neill me lo ha detto durante il programma: "I tuoi lavori di pittura sono belli ma sono un poco piatti..." beh, ho imparato come risolvere il problema durante la seconda stagione di FaceOff. E' stata la tecnica più importante che ho imparato partecipando al programma. Una pittura può distruggere una bellissima scultura, o rendere bella una mediocre.
Beh, è una domanda difficile... ma penso di potere riassumere la risposta così: un aerografo può far sembrare persino una scimmia una brava pittrice. Di recente ho creato un makeup stile "bambola screpolata" per un cliente. Il primo giorno ho deciso che avrei dipinto le screpolature a mano. Il secondo giorno invece ho usato l'aerografo, e la differenza era incredibile. Non pensavo che avrebbe fatto una tale differenza, ma il look risultava più completo e uniforme. Personalmente poi apprezzo la possibilità di dipingere in strati sottili e traslucidi. Si possono stratificare le velature di colore l'una sull'altra, fino a che non si sia ricreata l'illusione della semi trasparenza della pelle vera. Questo è molto importante. La pittura deve essere stratificata. Non si può dipingere un personaggio con l'effetto finale di una bambola di porcellana (a meno che non si tratti proprio di una bambola di porcellana, haha). Una tonalità realistica per la pelle si può ottenere solo stratificando molte sottili velature secondo schemi organici. Ve Neill me lo ha detto durante il programma: "I tuoi lavori di pittura sono belli ma sono un poco piatti..." beh, ho imparato come risolvere il problema durante la seconda stagione di FaceOff. E' stata la tecnica più importante che ho imparato partecipando al programma. Una pittura può distruggere una bellissima scultura, o rendere bella una mediocre.
RJ Haddy's The Shadow Airbrush |
-Hai avuto l'incredibile opportunità di creare il tuo aerografo personalizzato con una marca tra le più affermate. Cosa rende "RJ's The Shadow" diverso dagli altri aerografi?
Prima di tutto Paasche è un marchio Made in America. Penso che sia molto importante contribuire a mantenere le manifatture nel nostro Paese e ottenere un prodotto di alta qualità. In secondo luogo il prezzo è ottimo, a 155 dollari risulta molto più conveniente di altre marche che offrono una qualità simile. Il terzo motivo è che ha tre anni di garanzia contro i classici due. Per quando riguarda le specifiche tecniche, il serbatoio è più piccolo perchè l'ho chiesto personalmente io. Dal momento che consumo i colori molto velocemente voglio potere cambiarli senza dovere svuotare il serbatoio e dovere sprecare il colore inutilizzato. Quando state partecipando a FaceOff potete fidarvi se vi dico che non avrete tempo di svuotare il serbatoio. Abbiamo anche sviluppato un abo speciale ed un ugello che spruzza a 0.32 mm, una misura intermedia tra le misure standard 0.25 (fine) e 0.38 (medio) del modello Talon. Il modello viene venduto con l'ugello 0.32, ma nella scatola si trova anche un ugello, un ago ed un puntale di misura 0.25, in caso ce ne sia bisogno per i dettagli. Tutte le parti di ricambio del modello Talon vanno bene anche per The Shadow. Quindi se possedete già un Talon lo Shadow diventa un perfetto aerografo complementare. Io uso sempre tre o quattro aerografi diversi quando lavoro, e li attacco al compressore tramite l'attacco quick connect. E' molto più facile lavorare così.
Prima di tutto Paasche è un marchio Made in America. Penso che sia molto importante contribuire a mantenere le manifatture nel nostro Paese e ottenere un prodotto di alta qualità. In secondo luogo il prezzo è ottimo, a 155 dollari risulta molto più conveniente di altre marche che offrono una qualità simile. Il terzo motivo è che ha tre anni di garanzia contro i classici due. Per quando riguarda le specifiche tecniche, il serbatoio è più piccolo perchè l'ho chiesto personalmente io. Dal momento che consumo i colori molto velocemente voglio potere cambiarli senza dovere svuotare il serbatoio e dovere sprecare il colore inutilizzato. Quando state partecipando a FaceOff potete fidarvi se vi dico che non avrete tempo di svuotare il serbatoio. Abbiamo anche sviluppato un abo speciale ed un ugello che spruzza a 0.32 mm, una misura intermedia tra le misure standard 0.25 (fine) e 0.38 (medio) del modello Talon. Il modello viene venduto con l'ugello 0.32, ma nella scatola si trova anche un ugello, un ago ed un puntale di misura 0.25, in caso ce ne sia bisogno per i dettagli. Tutte le parti di ricambio del modello Talon vanno bene anche per The Shadow. Quindi se possedete già un Talon lo Shadow diventa un perfetto aerografo complementare. Io uso sempre tre o quattro aerografi diversi quando lavoro, e li attacco al compressore tramite l'attacco quick connect. E' molto più facile lavorare così.
-C'è una marca o un tipo di colore o makeup che preferisci per l'aerografo?
European Body Art, specialmente la Endura line. Sono colori bellissimi e possono dipingere qualsiasi cosa, dalla pelle al silicone, i capelli, il lattice, le applicazioni di schiuma di lattice e i tessuti. Sono colori resistentissimi ma delicati sulla pelle. Penso che siano i migliori colori disponibili. Io li diluisco sempre con alcohol puro perchè sono molto pigmentati. Se volete potete usarli così come sono, ma io preferisco diluirli. In questo modo un flacone raddoppia la sua durata, quindi conviene anche da quel punto di vista.
European Body Art, specialmente la Endura line. Sono colori bellissimi e possono dipingere qualsiasi cosa, dalla pelle al silicone, i capelli, il lattice, le applicazioni di schiuma di lattice e i tessuti. Sono colori resistentissimi ma delicati sulla pelle. Penso che siano i migliori colori disponibili. Io li diluisco sempre con alcohol puro perchè sono molto pigmentati. Se volete potete usarli così come sono, ma io preferisco diluirli. In questo modo un flacone raddoppia la sua durata, quindi conviene anche da quel punto di vista.
David Selby truccato da Lincoln da RJ |
-Ti seguiamo su Facebook e Twitter, e ci piace vedere quanto tu sia impegnato. Che scopo ti piacerebbe raggiungere nella tua carriera?
Mi piacerebbe iniziare a produrre e a dirigere i miei film più spesso. Ecco perchè "The Family Business" sarà una specie di prova. Faremo vedere al mondo cosa riusciamo a fare qui in West Virginia, con un poco di determinazione, di ambizione, di abilità, e di buona vecchia testardaggine per non cedere mai! [ride]
Mi piacerebbe iniziare a produrre e a dirigere i miei film più spesso. Ecco perchè "The Family Business" sarà una specie di prova. Faremo vedere al mondo cosa riusciamo a fare qui in West Virginia, con un poco di determinazione, di ambizione, di abilità, e di buona vecchia testardaggine per non cedere mai! [ride]
-Infine, ripensando a FaceOff, c'è un aspetto del programma che è meno ovvio per il pubblico, ma che è stato importante per te mentre vivevi quella esperienza?
Decisamente una cosa che nessuno di noi si era immaginata è che saremmo diventati così buoni amici, e che ci saremmo avvicinati l'un l'altro fino a questo punto durante l'esperienza del programma. Dopo sette stagioni il programma è diventato come una specie di fraternità universitaria esclusiva, dove tutti hanno in comune il fatto di essere passati attraverso questa "ordalia", per così dire. Questo è stato anche il premio più soddisfacente. Sono molto vicino a diversi partecipanti, Beki Ingram, David Greathouse, Roy Wooley, Nix Herrera, Frank Ippolito, Rod Maxwell , Jerry Macaluso, Scott Ramp, Brea Joseph and Athena Zhe che è stata importantissima per la mia squadra nella seconda stagione. E naturalmente gli altri finalisti Rayce Bird e Ian Cromer.... sono solo alcuni tra i tanti. Sono tutte persone incredibili. Sono diventati amici fidati proprio grazie a questa esperienza. E poi ci sono gli amici che abbiamo conosciuto alla casa di produzione SYFY e Mission Control, la compagnia di casting Pittman... tutta gente straordinaria e amici meravigliosi!
Decisamente una cosa che nessuno di noi si era immaginata è che saremmo diventati così buoni amici, e che ci saremmo avvicinati l'un l'altro fino a questo punto durante l'esperienza del programma. Dopo sette stagioni il programma è diventato come una specie di fraternità universitaria esclusiva, dove tutti hanno in comune il fatto di essere passati attraverso questa "ordalia", per così dire. Questo è stato anche il premio più soddisfacente. Sono molto vicino a diversi partecipanti, Beki Ingram, David Greathouse, Roy Wooley, Nix Herrera, Frank Ippolito, Rod Maxwell , Jerry Macaluso, Scott Ramp, Brea Joseph and Athena Zhe che è stata importantissima per la mia squadra nella seconda stagione. E naturalmente gli altri finalisti Rayce Bird e Ian Cromer.... sono solo alcuni tra i tanti. Sono tutte persone incredibili. Sono diventati amici fidati proprio grazie a questa esperienza. E poi ci sono gli amici che abbiamo conosciuto alla casa di produzione SYFY e Mission Control, la compagnia di casting Pittman... tutta gente straordinaria e amici meravigliosi!